La prima volta di Rossella

La Gregorio terza a Bolzano. Non era mai stata sul podio in Coppa del Mondo. Vince Zagunis, seconda Kharlan.

 

Su quel podio è la più piccola. Non per età, perché Olga Kharlan la batte per una manciata di giorni, ma per statura, palmares ed esperienza internazionale. Eppure, in mezzo all’ucraina, alla Zagunis e alla Vougiouka, Rossella Gregorio non sfigura affatto. Perché un risultato così sarebbe potuto arrivare anche prima e, potete scommetterci, tornerà ancora. È lei la più felice a Bolzano (rivivi il live di Pianeta Scherma), perché un terzo posto in Coppa del Mondo assoluta  non l’aveva mai ottenuto e la prima volta non si scorda mai. Soprattutto se arriva in casa, per quanto Bolzano rimanga parecchio distante da Salerno.

Ci ha pensato lei, stavolta, a tenere alto il tricolore in una gara di sciabola femminile, e l’ha fatto prendendosi scalpi decisamente prestigiosi. Da quello della campionessa olimpica Kim, sconfitta 15-13, a quello della russa Galiakbarova, che prima di fermarsi davanti a lei aveva giustiziato altre due azzurre nei turni precedenti: Alessandra Lucchino nei 32 e Irene Vecchi nei 16. Lì, nei quarti di finale, con una rimonta resa possibile da una scherma di altissimo livello tanto in attacco quanto in difesa, Rossella Gregorio ha costruito il suo piccolo gioiello. La semifinale, contro Mariel Zagunis, era quasi proibitiva. Da una parte una ragazza senza un solo podio internazionale a livello assoluto in carriera, dall’altra una che ha in bacheca due titoli olimpici e altrettanti mondiali.

Ma ancora una volta, senza paura, Rossella ci ha provato prima di cedere il passo alla collega americana. E quel 15-8 non dice tutto di un assalto in cui la salernitana era stata capace di mettere in difficoltà una delle più forti al mondo, la donna che avrebbe poi vinto la gara. Sì, perché l’altra notizia è questa: la corsa di Olga Kharlan si è fermata dopo tre vittorie stagionali. Complessivamente era dal 16 giugno di un anno fa che non scendeva dal gradino più alto del podio in una gara individuale: quel giorno si laureò campionessa europea a Zagabria, ad agosto venne il primo titolo mondiale, in mezzo l’Universiade di Kazan. A spingerla più in basso per la prima volta in quasi nove mesi è stata proprio Mariel Zagunis, la rivale di sempre, in una finale che è stata semplicemente quanto di meglio possa offrire la sciabola femminile mondiale.

Terza, con Rossella Gregorio, la greca Vassiliki Vougiouka, tornata sul podio dopo un’astinenza che durava proprio dall’argento di Zagabria, battuta da Olga Kharlan nella semifinale di oggi così come nella finale degli Europei. Più dietro le altre italiane: nona Irene Vecchi, fermata a un passo dalla finale a otto, 24esima Caterina Navarria, eliminata per una sola stoccata (e dopo essere stata avanti 14-12) dall’ucraina Komashchuk, 30esima Alessandra Lucchino, 32esima Chiara Mormile. Out nel turno dei 64 Loreta Gulotta, Livia Stagni, Ilaria Bianco e Irene Di Transo.

 

Classifica (137):1. Zagunis (Usa), 2. Kharlan (Ukr), 3. Gregorio (ITA), 3. Vougiouka (Gre), 5. Socha (Pol), 6. Galiakbarova (Rus), 7. Shen (Chn), 8. Schneider (Usa).
9. Vecchi (ITA), 24. Navarria (ITA), 30. Lucchino (ITA), 32. Mormile (ITA), 43. Gulotta (ITA), 47. Stagni (ITA), 56. Bianco (ITA), 62. Di Transo (ITA), 68. Petraglia (ITA), 71. Sinigaglia (ITA), 84. Buccione (ITA), 91. Donati (ITA), 96. Mariani (ITA), 101. Gargano (ITA), 102. Baldini (ITA), 110. Guarneri (ITA), 121. Pivanti (ITA), 128. Laurenti (ITA).

 

Twitter: GabrieleLippi1

 

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Fotografia di Trifiletti/Bizzi per Federscherma
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