«Non mi fermo mai»

Un ciclone tanto in pedana, quanto fuori. Abbiamo intervistato Arianna Errigo, fra una stoccata e una surfata.

 

Ha iniziato a frequentare le pedane che contano nel 2009, e da quell’anno non le ha più abbandonate, anzi la sua è stata un’escalation continua fino alla conquista del Mondiale di Budapest 2013, consacrazione definitiva per un’atleta che ormai occupa stabilmente la 1° posizione del ranking internazionale: Arianna Errigo, fiorettista doc, ci ha confessato i “segreti” del Dream Team e la sua voglia estrema di non fermarsi mai.

Partiamo da San Pietroburgo: finalmente una vittoria sul filo di lana con la tua compagna/rivale Elisa Di Francisca. Come l’hai ottenuta?
Nessuna preparazione “particolare”, sto lavorando bene come sempre e la vittoria è stata una conseguenza naturale frutto del mio lavoro. Io ed Elisa ci conosciamo bene, ogni volta sono duelli che tengono col fiato sospeso fino all’ultimo, poi la scherma è fatta così: spesso è solo un punto a fare la differenza.

Al di là dell’ultima tappa, come ti senti? Sei contenta di come hai iniziato la stagione?
Assolutamente si! Io sto benone e in pedana riesco a dare il massimo, sia a livello individuale che in squadra. Il calendario è fitto ma dopo una bella preparazione ora mi sto prendendo anche qualche pausa, per arrivare in pedana più carica e fresca. Quest’anno mi sono prefissata di prendere tutto mentalmente un po’ più alla leggera: non ho voglia di ossessionarmi troppo per gare ed allenamenti o caricare eccessivamente, anche perché so che il prossimo anno sarà quello di qualificazione olimpica e sarà piuttosto “stressante”, dunque cerco di godermela un po’ di più questa stagione. Però non fraintendetemi: io in pedana voglio vincere sempre!

A proposito di Olimpiadi: che dici del fatto che, salvo stravolgimenti, a Rio non ci sarà la prova a squadre di fioretto femminile?
Beh, inutile dire che sarebbe un gran peccato e che comunque si tratterebbe di una chance in meno per noi, però ne ho preso atto e lavoro per la qualificazione individuale perché a Rio voglio esserci assolutamente.

Discorso gare a squadre: l’Italia schiacciasassi continua senza il minimo intoppo a stravincere ogni duello. Avete qualche segreto? E dove trovate sempre nuovi stimoli per fare così bene?
La possibilità di prendere sottogamba qualche sfida c’è, basti guardare San Pietroburgo quando in finale siamo andate sotto. Ma noi cerchiamo di tenere alta la concentrazione, e di fare gruppo: siamo diverse tra di noi ma molto affiatate. Anche fare l’haka prima di ogni gara è un gesto che mostra tutta la nostra unione.

Gli obiettivi di Arianna per il 2014 sono…
Vincere! Io sono molto competitiva e voglio sempre trionfare. Primo obiettivo sicuramente il Mondiale a Kazan, ma anche l’Europeo a Strasburgo visto che in questa competizione non sono mai riuscita ad andare oltre il terzo posto.

In generale invece cosa pensi del movimento scherma e di come sta crescendo?
Non può che farmi piacere, siamo sicuramente in crescita anche se c’è ancora da lavorare. Di solito il boom lo si fa nell’anno post olimpico, perché chiaramente in tanti ci seguono nella manifestazione sportiva più importante e si appassionano, si incuriosiscono, riempiono le palestre. E tutto ciò è senza dubbio positivo. La nota dolente è il poco pubblico presente alle gare. Purtroppo questa è una pecca che si fa sentire, soprattutto per le tappe italiane, dove noi atleti abbiamo già una marcia in più, mi piacerebbe davvero vedere palazzetti gremiti di gente.

La scherma però sta acquisendo consensi nell’opinione pubblica ed anche voi schermitori vi state conquistando la vostra “fetta di popolarità” più che meritata.
Sì sì, assolutamente, anche se ciò che spiace è che talvolta si fa più notizia con un reality che con un gesto sportivo. In generale, come dicevo prima, il movimento sta crescendo molto e anche noi atleti siamo coinvolti molto di più in iniziative extra sportive: dalla beneficenza alla pubblicità. Io ad esempio sono testimonial di diverse marche quali Adidas, Davena, Ambrosini, Panì, Herbalife, SMV Costruzioni, Volvo, Plastik e Despe, e sinceramente essere scelta come loro rappresentante, come punto di riferimento significa che hanno grande stima di me come sportiva e come persona, ovvio che la cosa non può che inorgoglirmi.

Andiamo oltre: quando Arianna Errigo non pratica scherma…
…Viaggia, gioca a pallavolo, e tifa Inter! Non so proprio stare ferma. Ho la fortuna di fare un lavoro che mi permette di girare il mondo, ma io sono una con la valigia in mano. Sono curiosa, mi piace visitare Paesi nuovi e scoprire nuove culture. Poi mi piace giocare a pallavolo, delle volte anche quando siamo in ritiro mettiamo una rete e via. Qualche giorno fa il mio fidanzato mi ha anche “obbligata” a fare surf, è stato divertente.

E infine tifi Inter…
Sì, sono una nerazzurra sfegatata! Purtroppo quest’anno sono più dolori che gioie, e poi c’è stato questo cambio societario che ha mischiato un po’ le carte, ma sono fiduciosa per la prossima stagione. Spero che si possano fare gli acquisti giusti per tornare a lottare nelle zone alte della classifica.

Twitter: Mary_Lamo

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
jizzrain.com/vd/2353-video

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