Il gran giorno di Eleonora

De Marchi campionessa del Mondo di spada femminile Cadetti. Riccardo Abate a un passo dal podio nella maschile.

 

Trevigiana, classe 1998: Eleonora De Marchi è poco più di una bambina ma il carattere e i tratti sono quelli di una campionessa. E oggi lo ha dimostrato, andandosi a prendere la medaglia d’oro al Mondiale cadetti di Plovidv. Una cavalcata entusiasmante, conclusa fra le braccia di allenatore e compagni che l’hanno portata in trionfo. L’Italia artiglia così la seconda medaglia di questo Mondiale, dopo il bronzo di Caludia Borella nella prova di fioretto femminile di ieri. La seconda al femminile, mentre è ancora vuota la casellina delle medaglie della scherma al maschile, dopo che oggi Riccardo Abate è stato fermato a un passo dalle medaglie.

Vince Eleonora De Marchi quindi, e lo fa in maniera perentoria, vendicando in semifinale le compagne Alessandra Bozza e Federica Isola, eliminate in diretta successione dalla svedese Asa Linde – terza fine giornata assieme alla statunitense Kasia Nixon – quindi battendo all’ultima stoccata l’ungherese Kinga Nagy. La magiara, che pure era partita bene mettendo a referto le prime stoccate dell’assalto, ha dapprima subito il ritorno della nostra spadista quindi, sul 13-11 in favore dell’azzurra, si è rifatta nuovamente minacciosa, arrivando a un punto dal pareggio sul 14-13. È stato quindi un colpo doppio a imprimere sul tabellino il 15-14 finale che manda in cielo la quindicenne di Castelfranco Veneto e fa risuonare l’inno italiano all’International Fair di Plovdiv. Niente da fare, come detto, per le altre due azzurre, che han trovato nella Linde un’avversaria invalicabile: la prima a cadere sotto la lama della scandinava è stata Alessandra Bozza, che ha perso 15-9 nel tabellone dei 32. La stessa sorte è quindi toccata a Federica Isola, beffata 13-12 nell’assalto di quarti di finale.  A vendicarle ci ha poi pensato Eleonora De Marchi e sappiamo tutti com’è andata a finire.

Se l’Italia ride, se la gode anche l’Ungheria, che all’argento della Nagy aggiunge una doppietta nella prova maschile, con l’oro di Patrick Esztergalyos e il bronzo di Gergely Toth. A completare il podio ci sono l’americano Justin Yoo (secondo) e il canadese Justin French (terzo). Davvero molto bella la finale, un autentico ottovolante di emozioni impensabile visto l’inizio shock per il magiaro, finito nel volgere di poco tempo fino agli inferi dello 0-5. Ma quando Yoon sembrava aver preso il sopravvento, l’avversario ha rialzato la testa, è risalito fino al 7-8, quindi ha impegnato l’americano in un entusiasmante punto a punto che ha avuto l’epilogo più giusto, con i due schermidori inchiodati sul 14 pari che si sono giocati il tutto per tutto al minuto supplementare. La sorte accorda la priorità all’ungherese, costringendo l’americano ad esporsi: Yoo attacca, Esztergalyos para da gran campione e sulla risposta trafigge il portacolori Usa. Fa festa l’Ungheria, si mangia le mani il giovane Justin.

Peccato per gli spadisti azzurri, soprattutto per Riccardo Abate che vede sfumare ai quarti il suo sogno di medaglia. A sua parziale consolazione, il fatto che ha perso contro il futuro campione del Mondo Ezstergalyos, che lo ha battuto con il punteggio di 15-9. Stop agli ottavi invece per Davide Timo, battuto anch’esso da Estzergalyos. L’altro azzurro in gara, Federico Vismara, ha chiuso invece la sua gara al diciottesimo posto, dopo essere stato eliminato dall’ungherese Siklosi (15-13).

 

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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