Bene, brava, bis!

Ancora oro per Arianna Errigo, che batte in finale una straordinaria Matina Batini. Bronzo per Valentina Vezzali.

 

Bene, brava, bis! Non sta nella pelle Arianna Errigo, mentre si gode appieno il suo fresco titolo iridato dando un bel cinque a bordo pedana al fotografo federale Augusto Bizzi. Poco distante da lei, le lacrime di delusione di una comunque meravigliosa Martina Batini, che chiude con un argento iridato (dopo essere stata battuta per 15-7) una stagione da dieci e lode fatto della prima vittoria in Coppa del Mondo, di un argento europeo e di un titolo italiano. Più un titolo europeo da protagonista a Strasburgo. La gioia e la delusione,  due facce della stessa cartolina, di quell’eterna miniera d’oro che è il fioretto femminile azzurro. Dove continua a spiccare l’eterna e inossidabile Valentina Vezzali, che a quarant’anni firma la medaglia iridata numero 12 a livello individuale. La ferma solo una stratosferica Arianna Errigo, che la fulmina con un parziale di nove stoccate a zero, risalendo dal 6-10 fino al 15-10 finale. Mentre solo il derby fratricida con Martina Batini ai quarti, ha impedito a Elisa Di Francisca di completare uno storico poker. Ma non importa, il fioretto è ancora una volta dominio esclusivo italiano. Unicamente e meravigliosamente italiano.

Nel tripudio azzurro, c’è però spazio anche per la bella storia della tunisina Inès Boubakri, la venticinquenne che in Francia ha trovato un luogo dove forgiare la sua arte schermistica e che oggi è diventata la prima africana a conquistare una medaglia ai mondiali di scherma. Un bronzo che, all’inizio dell’assalto contro Martina Batini, sembrava avviato a diventare di un altro colore. Ma dopo essersi issata sul 5-0, ha pian piano subito il ritorno della pisana.

Non c’è infortunio al dito che tenga. Arianna in pedana è un carro armato che schiaccia tutto e tutte. Che stravince quando riesce, ma che sa anche soffrire e venire a capo di assalti un po’ più complessi. Il 15-3 rifilato a Gabriella Varga sia da esempio del primo caso, il 15-10 a Yulia Biryukova valga ad esplicare la seconda casistica. Martina Batini è super e, più che in altre situazioni, lo dimostra dominando il derby di quarti di finale contro Elisa Di Francisca, battuta con un perentorio 15-6. Per toglierle, dopo il titolo italiano, anche la medaglia Mondiale. Quanto a Valentina Vezzali, difficile trovare definizioni. Un esempio per tenacia e voglia di lottare, sempre e comunque. A quarant’anni e con una bacheca traboccante di trofei, combatte come una ragazzina e dà spettacolo. Un incubo per la giovane Lee Kiefer, che ha la metà dei suoi anni e parecchio talento, ma che ancora una volta deve inchinarsi alla Regina. Quindi, in semifinale, spaventa la futura regina-bis, prima di subirne il veemente ritorno. Fa bronzo, fa dodici a livello individuale, fa ventitré se si contano anche quelle a squadre.

Gongola l’Italia, piange la Russia. La caduta delle padrone di casa fa rumore, soprattutto perché nessuna della atlete di Cerioni entra nelle prime otto. Non Inna Deriglazova, uscita al secondo turno battuta dall’ucraina Olga Lelyko, così come Diana Yakovleva. Poca più strada ha fatto Larisa Korobeynikova, sconfitta dalla polacca Magdalena Knop agli ottavi, mentre la piccola Julya Biryukova rimaneva l’ultimo baluardo a far palpitare il tifo di casa. Purtroppo per lei, malgrado un ottimo assalto l’incrocio con Arianna Errigo si è risolto diversamente da quanto accaduto un mese fa a Strasburgo. Perchè questa volta in semifinale ci va l’azzurra e tutti sappiamo com’è finita la storia. Aida Shanaeva rimane l’ultima non italiana ad aver strappato l’oro alle nostre: era il 2009, era il Mondiale di Antalya. Gioranta da dimenticare anche per Carolin Golubitsky: Kelleigh Ryan, canadese, la estromette al primo turno, e la sua difesa dell’argento di Budapest finisce ancora prima di iniziare.

Per tutte loro resta la possibilità di rifarsi martedì nella prova a squadre. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi se di mezzo c’è il Dream Team

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 

 
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