A lezione di coreano

Gu regola tutti a Budapest. E soffoca l’urlo magiaro relegando Szilagyi al secondo posto. Aldo Montano terzo.

 

Un podio così, era il meglio che si potessero augurare organizzatori e tifosi della prova di Coppa del Mondo di sciabola maschile di Budapest. Gu Bon-gil, Aron Szilagyi, Alexey Yakimenko e Aldo Montano. Peccato, per gli ungheresi, che il coreano abbia guastato la festa perfetta sconfiggendo il padrone di casa in finale per 15-11. Peccato, per noi italiani, che il campione olimpico di Londra abbia fermato Aldo Montano a un passo dalla finale con un 15-13 che lascia un po’ di amaro in bocca al campione livornese.

Che Gu avesse una marcia in più lo si era capito già dalla semifinale, in cui aveva regolato 15-7 uno spento Yakimenko, mai dentro l’assalto. Che Aldo potesse raggiungerlo per l’ultimo atto della prova, l’avevamo sperato dopo il bell’inizio della semifinale con Szilagyi, capace di rimontare e portarsi avanti per poi contenere il tentativo di rimonta finale dell’italiano.

Resta una grande gara, quella di Montano, che ha battuto sul suo percorso lo statunitense Souders (15-7), il francese Julien Medard (15-12), il russo Veniamin Reshetnikov (15-12) e il tedesco Richard Huebers (15-9). Fin qui le buone notizie per l’Italia, ora arrivano quelle meno belle. La peggiore di tutte, l’infortunio alla mano destra che ha minato la prova di Enrico Berrè, battuto 15-13 nel tabellone dei 64 dal russo Alexander Trushakov e costretto a rinunciare alla prova a squadre di domani. Poi l’assenza di altri Azzurri da una bellissima finale a otto, finalmente degna di tal nome, in cui tutti i quarti si sono tirati sulla pedana rialzata, uno alla volta, così che gli spettatori potessero seguirli pienamente senza dover far schizzare gli occhi da una parte all’altra della sala.

Fuori nei 16 Diego Occhiuzzi, Alberto Pellegrini e Luca Curatoli (comunque autore di una prova convincente nel suo esordio da assoluto dopo aver dominato l’ultima stagione under 20). Il primo ha ceduto 15-12 all’ungherese Andras Szatamari, il secondo ha perso 15-12 con l’altro magiaro Aron Szilagyi, il terzo è stato fermato con un 15-11 dal russo Alexey Yakimenko. Eliminati nei 32 Luigi Miracco, Gabriele Foschini e Luigi Samele, sconfitti 15-6 da Kamil Ibragimov, 15-13 da Yakimenko e 15-10 da Szatamari. Out nei 64, oltre a Berrè, anche Giovanni Repetti, 15-6 da Tiberiu Dolniceanu. Giornata poco fortunata per gli Azzurri, tutti caduti sotto le stoccate di clienti scomodissimi. Ma comunque con la gemma del podio di Montano.

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto di Augusto Bizzi per Federscherma

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