Spada femminile: season preview 2015/16

Si comincia da Legnano e si conclude con Rio. Sei gare per staccare il pass olimpico. Favorite, sorprese, azzurre. Ecco chi animerà la stagione internazionale.

 

 

Da Legnano a Rio. Il percorso della spada femminile verso la qualifica olimpica riparte dal Carroccio, con sei gare che saranno determinanti (quattro quelle a squadre, due i Grand Prix che assegneranno punti solo all’individuale). L’Italia è in seconda fila per colpa di un Mondiale sotto tono, ma consapevole di poter ritrovare la sicurezza che le ha permesso di conquistare sette podi consecutivi tra il 18 maggio 2014 (coppa del Mondo a Rio de Janeiro) e il 15 febbraio 2015 (Buenos Aires, Coppa del Mondo). Risultati che sommati al quarto posto a Johannesburg e il bronzo europeo di Montreux, fanno pensare che la settima piazza di Mosca sia stata un incidente di percorso. Le Azzurre, adesso, sarebbero comunque qualificate a Rio, ma occhio a non perdere altro terreno.

Ranking (Top 5)

Davanti a tutte c’è Rossella Fiamingo, forte del secondo titolo mondiale consecutivo conquistato a Mosca. Segue la cinese Xu Anqi, una delle rivali più dure per chiunque nutra sogni a cinque cerchi. Terza la leggenda ungherese Emese Szasz. Ai piedi del podio la fu Ana Maria Branza, ora Popescu dopo il matrimonio. Quinta la tunisina Sarra Besbes. Fuori dalla top 5, ma comunque nelle prime 16, Bianca Del Carretto.

 

1 170 FIAMINGO Rossella
2 168 XU Anqi
3 165 SZASZ Emese
4 157 POPESCU Ana-Maria
5 141 BESBES Sarra

La spada, si sa, è arma difficile da pronosticare. Individuare nel lotto delle atlete le possibili protagoniste della stagione non è semplice. Ma ci proveremo lo stesso.

Rossella Fiamingo

rossella fiamingo 3

 

È la numero 1 del ranking Fie, vincitrice degli ultimi due Mondiali, inevitabili che i fari siano puntati su di lei anche nella stagione olimpica. L’anno scorso ebbe qualche difficoltà a metabolizzare l’oro di Kazan, riprendendosi proprio nel finale di stagione. Quest’anno potrebbe essere ancora più forte e sicura dei propri mezzi.

Xu Anqi

xu anqi

Il bronzo mondiale, conquistato a 23 anni, l’ha lanciata definitivamente tra le grandi della specialità. Campionessa asiatica in carica, l’anno scorso fu prima a Barcellona, dove superò in finale Mara Navarria. È giovane ma in crescita. Certamente sarà a Rio col quartetto cinese, uno dei più forti al mondo.

Sun Yuje

sun yuje

Anche lei, come Xu, è una classe ’92. Senza dubbio la più continua tra le cinesi. L’anno scorso ha centrato cinque volte la finale a otto, con quattro quinti posti e la vittoria nella prova di Coppa di Johannesburg. Le è mancato l’acuto: quinta ai campionati asiatici, ha deluso ai Mondiali di Mosca, dove si è fermata nel tabellone delle 64 perdendo per 15-14 dalla rumena Dinu. Quest’anno può riscattarsi.

Emese Szasz

emese szasz

Impossibile non citarla tra le più attese del circuito. Bronzo europeo in carica, l’anno scorso ha centrato quattro volte il podio, in carriera vanta tre medaglie mondiali ma alle Olimpiadi ha sempre steccato. Per lei è un anno decisivo. Difficilmente riuscirà a portare l’Ungheria a Rio, ma è quasi impossibile che le sfugga la qualificazione individuale.

Ana Maria Popescu

ana maria branza

La scorsa stagione è salita sul podio tre volte, ma non ha mai vinto, ed è rimasta a secco a Europei e Mondiali. Nel frattempo si è sposata e ha cambiato cognome, ma non fatevi ingannare: Ana-Maria Popescu è la stessa mancina rumena fortissima che un tempo chiamavamo Branza, una che è già stata argento olimpico e ha tutte le intenzioni di tornare su altissimi livelli. Difficile scommettere contro di lei.

 

Altre possibili protagoniste

shin a lam

Shin A-Lam – È passata alla storia come il volto triste di Londra 2012, privata di una finale quasi certa da un cronometro che non ne voleva sapere di andare avanti. Nel frattempo Shin A-Lam ha vinto due prove di Coppa del Mondo ed è arrivata terza un’altra volta, issandosi stabilmente tra le prime 16 del ranking Fie. Non è tra le favoritissime, ma ha un enorme credito con la sorte…

Violetta Kolobova – Del plotone russo citiamo lei, perché è quella più in alto nel ranking (occupa la sesta posizione), ma soprattutto perché è la campionessa europea in carica. A 24 anni sembra aver compiuto il decisivo salto di qualità, e da due stagioni mostra una continuità di rendimento invidiabile.

Yana Shemyakina – Non fidatevi del ranking (numero 16), di un Mondiale sotto tono (decima), di un Europeo ancora più incolore (diciassettesima). Yana Shemyakina è sempre la campionessa olimpica in carica, e meno di due anni fa conquistava il bronzo mondiale a Kazan. Certo, se non vorrà rischiare di star fuori da Rio dovrà riprendere a correre. Ecco perché da lei ci aspettiamo una stagione super.

Sarra Besbes – La conoscevamo e stimavamo già, ma siamo sinceri, in pochi l’avrebbero pronosticata sul podio mondiale di Mosca. La tunisina, invece, si è presa un bronzo meritatissimo dopo essersi laureata campionessa d’Africa per la settima volta consecutiva. A Londra fu ottava, a Rio andrà da protagonista. Perché ci andrà.

Britta Heidemann – L’anno scorso ha conquistato un paio di podi, ma non le bastano per essere tra le prime 16 al mondo (è 25, ma da quando sono cominciate le qualifiche olimpiche è andata peggiorando). Dopo un oro e un argento olimpico, e tre medaglie negli ultimi tre mondiali, Britta Heidemann si trova in una situazione scomoda. Difficilmente la Germania andrà a Rio come squadra, e allora lei dovrà fare tutto da sola. Scommettiamo che la sua stagione sarà pirotecnica?

Le italiane

bianca del carretto 3

Bianca Del Carretto – L’avremmo potuta tranquillamente inserire tra le possibili protagoniste. Bianca Del Carretto è uscita dal flop di Londra più forte di prima, nell’ultimo triennio ha conquistato un titolo europeo e l’anno scorso ha fatto una finale Mondiale, fermandosi nelle otto per mano di Rossella Fiamingo. Fondamentale in ottica squadra, ha intenzione di togliersi parecchie soddisfazioni anche a livello individuale.

Mara Navarria – Un podio, l’anno scorso, col secondo posto di Barcellona, tantissime stoccate messe insieme nelle gare a squadre. Sicura del suo posto in quartetto, può continuare a far gioire il piccolo Samuele a bordo pedana.

Francesca Boscarelli – Lo sprint nel finale della scorsa stagione, con il successo nel Grand Prix di Rio de Janeiro, le ha garantito un posto in squadra per Europei (bronzo) e Mondiali (settimo posto). A 33 anni Francesca Boscarelli ha trovato il momento migliore della sua carriera, e ora vuole tenersi stretta il biglietto per i Giochi.

Francesca Quondamcarlo – In quartetto fino agli Europei di Montreux, protagonista con Del Carretto, Fiamingo e Navarria dei sette podi consecutivi tra 2014 e 2015, Francesca Quondamcarlo è stata scavalcata nelle gerarchie e dopo Londra 2012 rischia di perdere anche Rio 2016. Per riconquistare le Olimpiadi ha bisogno di una stagione speciale. Ha cominciato vincendo a Ravenna la prima prova di qualificazione agli Assoluti, ora intende continuare sulla stessa strada.

Altre Azzure – Giulia Rizzi, Alberta Santuccio, Camilla Batini, Marta Ferrari, Giorgia Pometti, Federica Santandrea, Marzia Muroni, Brenda Briasco, Luisa Tesserin, Sara Carpegna, Virginia Di Franco.

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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