Il quartetto trionfa dopo aver battuto l’Ungheria. Lontano dal podio le azzurre a Digione.
Una conclusione meravigliosa per un week-end cominciato alla grande. Dopo aver sbancato la prova individuale con Vismara primo e Risicato terzo, la giovane Italia della spada maschile Under 20 si è ripetuta oggi conquistando a Basilea anche la prova a squadre. Una vittoria arrivata allo sprint sulla solita Ungheria, in una sfida che ormai sta diventando un classico in queste latitudini. Protagonisti gli stessi Vismara e Risicato, accompagnati da Giacomo Paolini e Cosimo Martini.
Una cavalcata cominciata in mattinata con la vittoria ai danni dell’Austrialia nei sedicesimi di finale, e proseguita con quelle su Stati Uniti, Canada, Giappone e, come detto, Ungheria nell’atto finale, chiusosi sul 36-35 in favore degli azzurri. Una squadra in costante crescita, che aveva già brillato a Bratislava, dove chiuse terza, e che oggi a Basilea compie un doppio balzo in avanti, fino ad ergersi sul gradino più alto del podio. Interessante la lotta con l’Ungheria, che molto facilmente sarà il leit motiv ricorrente da qui fino alla fine della stagione. terzo posto per la Polonia, che nella finalina ha regolato il Giappone.
A fare da contraltare alla bella giornata di sport, un brutto episodio accaduta a inizio giornata, con la rappresentativa saudita che si è rifiutata di scendere in pedana contro Israele. Purtroppo non una novità, dal momento che altri episodi simili sono accaduti anche in passato, ma c’è davvero tanta amarezza nel constatare che ancora una volta lo sport venga inquinato da accadimenti che con esso non hanno nulla a che vedere e che dovrebbero risolversi in altra sede che non le pedane di scherma.
Poche soddisfazioni, invece, per le azzurre in gara a Digione. Sulle pedane francesi, infatti, la migliore delle nostre è stata Cecilia Varengo, che ha chiuso la sua gara agli ottavi di finale. La vittoria è stata tutta per la beniamina di casa Diane Von Kessenbrock, che nell’assalto decisivo ha avuto la meglio sulla tedesca Vanessa Riedmuller. Podio per la russa Alena Komarova e per l’americana Catherine Nixon.
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