Sciabola maschile, l’argento vale la quindicesima medaglia

Azzurri battuti dalla Russia 45-43  al termine di una finale pazzesca. Bronzo per la Cina.

 

A due sole stoccate dalla gloria Mondiale, al termine di una giornata da leoni. Ma alla fine festeggia la Russia, con Lokhanov a mettere la firma d’oro su una finale pazzesca, chiusa sul 45-43. Niente doppietta con l’oro Europeo per Eugenio Castello, Dario Cavaliere, Leonardo Dreossi e Federico Riccardi, ma una gara fantastica che conferma quanto di buono la giovane italsciabola ha fatto vedere nell’arco di tutta la stagione di Coppa del Mondo.

La finale è spettacolo puro, un thriller alla Hitchcock che tiene incollati fino alla fine al teleschermo. Come del resto si confà a quel cimento diabolico che è la sciabola, dove finché il tabellino non recita 15 (o 45 nel caso della prova a squadre)  nulla è deciso. A partire forte sono i russi, che dopo due frazioni comandano 10-5; quindi sale in cattedra Dario Cavaliere, che infligge un pesante 10-4 a Shirshov e porta avanti gli azzurri. Che da quel momento in poi sembrano poter navigare vento in poppa fin verso al traguardo. A quel punto, inizia una nuova fase dell’incontro: la Russia pian piano rimonta e porta tutto alla nona e decisiva frazione: Riccardi e Lokhanov danno vita a un’entusiasmante battaglia punto a punto, finché il russo non trova lo strappo decisivo e vola sul 44-42. Riccardi tocca e tiene in vita l’Italia, ma al successivo “a voi” è Lokhanov a toccare, accendendo solo la sua luce. É la stoccata della vittoria per i russi, che si prendono quell’oro sfumato l’anno scorso nella finale contro la Corea.

Al terzo posto si è classificata la Cina, che nel derby asiatico ha battuto nettamente per 45-31 proprio i campioni uscenti della Corea. L’Italia invece mette in cascina la medaglia numero 15 della sua spedizione iridata, in attesa di veder cosa riserveranno i prossimi giorni di gara.

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Fotografia Augusto Bizzi per Federscherma

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