E brava Giulia! Rizzi seconda a Legnano

Per la friulana è il primo podio in carriera. Vince Erika Kirpu. Terze Kong e Andryushina.

 

Era iniziata male, come uno dei tanti, troppi, giorni legnanesi della scherma italiana. Sembrava il solito Carroccio sbiadito, ma poi si è tinto di un azzurro sempre più intenso. Quello della scritta ITALIA sui pantaloni della divisa di Giulia Rizzi, 27 anni da compiere tra un mese, un talento grande così, e una carriera in cui ne aveva mostrato nemmeno la metà. Fino a oggi, fino a una gara di una bellezza abbagliante, come la medaglia d’argento che si è ritrovata al collo a fine giornata.

«Il secondo è il primo dei perdenti», diceva Enzo Ferrari. Ma il Drake correva in auto, non tirava di spada, e non era mai stato nella testa di una ragazza che da anni si sente ripetere da chi la circonda che è fortissima, che i risultati ottenuti non rispecchiano il suo reale livello, che – insomma – e ora di spiccare il volo. Magari Giulia Rizzi, prima dei perdenti, si è sentita per un attimo, quando Erika Kirpu ha messo la stoccata numero 15 della finale andando a prendersi la sua prima vittoria in Coppa del Mondo assoluta (un’altra bella storia che merita di essere raccontata). Ma, cavolo, un podio è un podio. Se è il primo vale anche qualcosa di più. E se lo conquisti battendo la signora Ana Maria Popescu (per il cognome da nubile si cerchi sotto la B di Branza) alla priorità dopo essere stata sotto di quattro stoccate, magari ci scappa pure la lacrima.

Sì, Giulia ha pianto. Ha pianto di gioia e per sciogliere la tensione di due rimonte (con la Branza, ma anche con Courtney Hurley ai sedicesimi), dopo aver vinto il quarto di finale e aver registrato il miglior risultato della sua carriera.  Perché in finale a otto c’era già arrivata, ma su un podio non era mai salita. Ha pianto per questo e perché aveva superato un mostro sacro. Ha pianto e poi si è rimessa in pedana, un’ora dopo, come se niente fosse, dominando la semifinale contro Tatyana Andryushina (15-10), per poi cedere nell’ultimo assalto alla Kirpu (15-11).

Se ci parlate ora vi dirà che ancora deve realizzare tutto, e che quella finale le brucia soprattutto per il fatto di non averla saputa interpretare bene dall’inizio, lasciando scappare l’estone fino al +6. Perché un’atleta non si accontenta mai, nemmeno quando fa la gara della vita e riporta il tricolore sul podio del Carroccio dopo una lunghissima assenza, riempiendo gli spalti prima della finale come non si vedeva da anni.

Accanto a lei, d’oro e di bronzo, ci sono Erika Kirpu, Kong Man Wai Vivian, Tatyana Andryushina. Ma idealmente, tra le grandi di questo Carroccio, c’è anche un’altra ragazza. Si chiama Eleonora De Marchi, non ha ancora compiuto 18 anni, ha già in bacheca un oro e un bronzo ai Mondiali Cadetti, ed era alla sua seconda gara tra le grandi. Ma se un alieno fosse atterrato sul PalaBorsani oggi e l’avesse vista entrare per la prima volta nelle 16 di una gara di Coppa del Mondo assoluta senza poter notare il suo volto coperto dalla maschera, non si sarebbe mai accorto di avere davanti una ragazzina.

Perché Eleonora ha tirato da grande, superando Ricarda Multerer e – soprattutto – Sarra Besbes (numero 2 del ranking mondiale) con un’autorevolezza impressionante, mostrando una tecnica di primissimo piano e una personalità fuori dall’ordinario. Peccato che sulla sua strada, agli ottavi, abbia incontrato Giulia Rizzi, altrimenti, forse, avremmo potuto raccontare di due azzurre nelle otto. E poi chissà… Eleonora avrà  tempo per rifarsi, come lo avranno Mara Navarria e Rossella Fiamingo, le migliori delle azzurre per ranking, e le prime a essere eliminate, alle 10.20 del mattino, da Nadine Stahlberg (in vetta alla classifica di Coppa under 20 e campionessa europea in carica di categoria) e Yana Zvereva. Magari già dalla prova a squadre del Carroccio, dove saranno affiancate da Giulia Rizzi e Alberta Santuccio, anche lei uscita nelle 64 contro la cinese Sun Yiwen.

Beffate per una stoccata Federica Santandrea (15-14 dalla Stahlberg nel tabellone delle 32) e Francesca Boscarelli, sconfitta alla priorità nelle 64 da Tatiana Logunova, dopo aver rimesso in piedi un match che la vedeva sotto di due stoccate a 7 secondi e 57 centesimi dal termine. Out nelle 64 anche Ida Finizio, sfortunata nel pescare una Kong così in stato di grazia da raggiungere il podio.

 

Finale
Kirpu (Est) b. Rizzi (ITA) 15-11

Semifinali
Kirpu (Est) b. Kong Man Wai Vivian (Hkg) 11-10
Rizzi (ITA) b. Andryushina (Rus) 15-11

Quarti
Kirpu (Est) b. Lehis (Est) 15-13
Kong Man Wai Vivian (Hkg) b. Kryvytska (Ukr) 13-12
Andryushina (Rus) b. Sun Yiwen (Chn) 15-10
Rizzi (ITA) b. Popescu (Rou) 12-11

Tabellone delle 16
Rizzi (ITA) b. De Marchi (ITA) 15-8

Tabellone delle 32
Stahlberg (Ger) b. Santandrea (ITA) 15-14
Rizzi (ITA) b. Hurley (Usa) 13-12
De Marchi (ITA) b. Besbes (Tun) 15-10

Tabellone delle 64
Stahlberg (Ger) b. Navarria (ITA) 15-12
Santandrea (ITA) b. Hornischer (Ger)  15-9
Kong Man Wai Vivian (Hkg) b. Finizio (ITA) 15-8
Zvereva (Rus) b. Fiamingo (ITA) 15-9
Sun Yiwen (Chn) b. Santuccio (ITA) 15-11
Logunova (Rus) b. Boscarelli (ITA) 8-7
Rizzi (ITA) b. Holmes (Usa) 15-11
De Marchi (ITA) b. Multerer (Ger) 15-8

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto Trifiletti/Bizzi per Federscherma
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