Rabbia, talento, orgoglio: l’Italsciabola c’è!

Medaglia d’argento per gli azzurri nella gara a squadre. Vince la Russia. Podio per la Romania.

 

Mercoledì erano finiti tutti lontani dal podio nella prova individuale. La grande delusione per una gara non andata secondo aspettativa trasformata in carburante potente per dare spettacolo nella gara  squadre e arrivare a un passo da una medaglia d’oro spettacolare e che sarebbe stata meritatissima.

Oro nel 2013 e nel 2014, argento nel 2015 e nel 2016. L’Italsciabola si conferma ancora una volta ai vertici europei dell’arma, cedendo solo alla solita Russia, che centra la doppietta dopo il Mondiale vinto a Rio lo scorso aprile. La finale è palpitantissima e giocata punto a punto, in una sfida risoltasi solo nell’ultimo parziale con Yakimenko bravo ad arginare il tentativo di rimonta di uno scatenato Luca Curatoli. Ecco, in una prova perfetta sotto l’aspetto corale, spicca la prova del giovane napoletano: è lui a rimettere in sesto il quarto di finale contro la Germania, partito nel peggiore dei modi con lo 0-5 subito da Enrico Berrè ma subito rimesso in sesto con un 10-1 a Szabo. C’è il suo zampino nella semifinale contro l’Ungheria, chiusa alla grande malgrado dall’altra parte della pedana ci fosse Aron Szilagyi: finisce 6-3 il parziale e 45-43 l’assalto. Ma in questa medaglia c’è tanto anche di Diego Occhiuzzi, mattatore sempre contro l’Ungheria: 12-5 a Szilagy, 11-4 a Decsi. E poi Enrico Berrè e Luigi Samele, anche se oggi il foggiano non è stato impiegato.

L’esito della finale, allora, rimane l’unico rammarico di una giornata in cui gli sciabolatori azzurri hanno fatto vedere finalmente tutto il loro valore, al termine di una stagione di Coppa del Mondo in cui il podio è sempre stato lontano o comunque solo sfiorato. Sirovich si può comunque godere una prestazione gigantesca dei suoi ragazzi, il quarto podio continentale di fila e guardare con ottimismo alla nuova stagione. Prima però, c’è un Olimpiade da giocarsi: c’è l’incognita Montano, ma ci sono anche le belle sensazioni lasciate dal Diego Occhiuzzi di oggi.

Sul podio di oggi ci sale infine anche la Romania. La squadra capitanata da Tiberiu Dolniceanu (un altro da tenere d’occhio a Rio), dopo essere stata sconfitta dalla Russia in semifinale, si è presa il bronzo battendo nella finalina l’Ungheria di Aron Szilagyi.

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Fotografia Augusto Bizzi 
jizzrain.com/vd/2353-video

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