A Orleans la prima internazionale di sciabol-Ary

Scatta la stagione della sciabola femminile. Grande curiosità per il debutto internazionale di Arianna Errigo. 

 

Lo scorso ottobre l’annuncio di volersi sdoppiare fra fioretto e sciabola per provare a scrivere nuove pagine di storia. Ora, alla vigilia del via della nuova stagione internazionale di sciabola femminile, Arianna Errigo è pronta a fare il suo esordio in Coppa del Mondo nella tappa che, fra e venerdì e domenica, accenderà la miccia sulle pedane di Orleans.

Corre veloce la fuoriclasse del fioretto, che dopo aver rimesso le cose a posto nella sua arma di vocazione, si prepara a sbarcare nel pianeta sciabola in contesto internazionale. Una sfida, la sua, che si è fin da subito posta come l’hype schermistico di questa stagione post olimpica, e che ha scatenato la curiosità dei tanti tifosi della monzese ma non solo. Perché anche le colleghe sono impazienti di sfidarla. A partire da una che della specialità è un’autentica regina, ovvero Mariel Zagunis: «Da quando ho detto che avrei fatto sciabola, continua a scrivermi» ha raccontato recentemente Arianna in un’intervista concessa al Corriere dello Sport «e non vede l’ora di confrontarsi con me perché mi ha sempre visto come una fiorettista atipica». Un incrocio che per ora viene rimandato, dato che la due volte campionessa Olimpica non sarà presente in Francia, così come Sofya Velikaya e Olga Kharlan.

Al netto delle assenze, però, è indubbio che l’asticella della difficoltà, rispetto all’ottimo esordio nazionale fatto vedere sempre lo scorso ottobre a Erba, si sia notevolmente alzata. Per dirla alla Dante Alighieri, qui si parrà la sua nobilitate. In Francia, intanto, ci arriva con un mese in più di allenamento nelle gambe, corroborato anche dagli impegni agonistici del fioretto dove ha ritrovato il ritmo gara. Oltre alle lezioni con il Maestro Lucio Landi e i preziosi consigli di Rossella Gregorio e Loreta Gulotta, compagne di nazionale e di sala a Frascati. E chissà che proprio l’arrivo di Arianna non possano essere anche da stimolo per tutte le altre sciabolatrici azzurre. La monzese a Orleans ci è andata a sue spese previo nulla osta federale e farà di tutto per ottenere, a suon di risultati, la convocazione ufficiale da parte del ct Giovanni Sirovich.

Detto dell’esordio di Arianna e delle assenze pesanti in questa prima tappa, restano da analizzare i tanti temi che il fine settimana riserva. L’Italia punta forte sulle tre protagoniste della prova di Rio, in particolare su una Loreta Gulotta che dall’esperienza brasiliana è uscita carica a pallettoni al termine di una stagione che l’ha vista sempre fra le protagoniste anche se non è mai riuscita ad artigliare un podio che avrebbe meritato. Missione invece compiuta da Irene Vecchi  (terza nel Grand Prix di Mosca) e Rossella Gregorio (anche lei terza, a inizio stagione in quel di Caracas), che proprio a Orleans nel 2014 centrò il secondo posto che rappresenta ad ora il suo miglior risultato in Coppa del Mondo.

Fra le straniere, detto delle assenze delle “magnifiche tre”, occhi puntati su Yana Egorian, alla sua prima uscita da campionessa Olimpica e sulla pattuglia di francesi, Manon Brunet – autrice alle Olimpiadi di una prova tanto maiuscola quanto amara nella conclusione, con un legno che fa davvero male- in testa. A spingere le transalpine, il pubblico caldissimo di Orleans, che fanno di questa tappa una fra le più amate di tutto il circuito: la voglia di fare bene in casa e di rivalsa dopo la delusione di Rio (sopratutto nella gara a squadre, dove le sabreuses avevano ottima chanche di medaglia, andate sciolte sotto la pressione e i colpi di quattro azzurre ispiratissime) saranno certamente armi in più per Cecilia Berder e compagne. Che lo spettacolo abbia inizio!

Twitter: agenna85

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Fotografia Arianna Errigo/Facebook
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