Sciabola maschile, il riepilogo del week-end di Gyor

Il ritorno di Aldo Montano, la vittoria dell’Italia nella gara a squadre e molto ancora. Il riepilogo sul fine settimana di Coppa del Mondo di sciabola maschile a Gyor.

 

Dopo la prima tappa ad inizio novembre sulle pedane di Dakar, il circuito di Coppa del Mondo di sciabola maschile ha fatto tappa in Ungheria per la seconda gara stagionale. Ecco cosa ha raccontato la due giorni nella casa del bi-campione olimpico Aron Szilagy.

italsciabola

Una squadra vincente e in crescita – L’anno scorso complice anche un rimescolamento delle carte all’interno del quartetto, che ha cambiato pelle con l’innesto di Alberto Pellegrini e il ritorno di Luigi Samele. Ma ora la squadra completata da Enrico Berrè e Luca Curatolisembra aver ingranato la giusta marcia: secondo posto in Senegal, quindi la bellissima vittoria di ieri in Ungheria. Il modo migliore per guardare al prossimo appuntamento con una prova per quartetti, che sarà quello di Padova, ma soprattutto una prima parte di stagione per poter sognare in grande da qui al prossimo luglio. E non solo: dopotutto, l’età media del quartetto è abbastanza bassa, perché non provare a guardare ben oltre Lipsia?

sirovich expo

La forza di un gruppo – Pur in uno sport individuale come la scherma, la forza del gruppo è fondamentale. Soprattutto in un contesto come quello della gara a squadre. Un concetto, questo, sottolineato dal ct Giovanni Sirovich commentando la prova dei suoi ragazzi a Gyor per il sito federale: «E’ una vittoria fortemente voluta da tutto il gruppo azzurro. Mancava da tempo e ciascuno degli atleti, ma anche tutto lo staff a supporto ha lavorato per tornare sul gradino più alto del podio. Oggi poi è stata davvero una gara “simbolo”: abbiamo subìto, poi dovuto rimontare, quindi gestito e in alcune fasi realmente dominato. Sono felice per l’intero gruppo della sciabola azzurra»

montano

Il leone di Livorno – Rientrare e sfiorare il podio. Aldo Montano non finisce mai di stupire, dispensando sulle pedane ungheresi la sua classe intramontabile. Ed è proprio un ungherese a fermarlo, il giovane Andras Szatmari, che lo batte ai quarti di finale. Resta, la sua, una gara bellissima, fatta anche di un derby contro il giovane Curatoli vinto all’ultima stoccata. Rinnoviamo il nostro appello: clonatelo!

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I maestri asiatici – Ormai vedere i coreani primeggiare nella sciabola non è più una novità e Gyor non ha fatto eccezione: doppietta con il giovane Oh Sanguk a regolare il “maestro” Bongil Gu in una finale monobandiera. E poi Hansol Ha a chiudere la top 8. Senza dimenticare che davanti a tutti c’è sempre il solito Jungwahn Kim.

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Festa a metà – Ha scelto la gara di casa sua per rientrare in gara dopo aver saltato la trasferta di Dakar. Ma per Aron Szilagyi la festa in casa non è andata totalmente come sperava, dal momento che ha trovato nel francese Bolade Aphity un ostacolo insormontabile. Per lui comunque una finale a otto e una meritata celebrazione per un’impresa, quella del back to back olimpico, riuscita davvero a pochissimi eletti.

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Fotografia di Trefiletti/Bizzi/Fie
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