Di Francisca presto mamma: «La mia impresa più grande»

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, la campionessa jesina annuncia la maternità. 

 

Scalpita Elisa Di Francisca, mentre dentro di lei una nuova vita si sta sviluppando in attesa di venire alla luce. Perché ora, dopo aver realizzato tutti i propri obiettivi di sportiva, è arrivato il tempo di pensare alla famiglia. È raggiante la jesina, oro Olimpico a Londra e argento lo scorso agosto, e a leggere le parole da lei stessa rilasciata alla Gazzetta dello Sport, non si fa fatica a immaginarla con il viso illuminato e un sorriso largo così.

«Aspetto un bimbo, ci voleva. Era quello che mancava alla mia vita» ha esordito Elisa, che da tempo cullava il sogno di mettere su famiglia. E ora che è arrivato l’uomo giusto per lei – il produttore tv Ivan Villa – il progetto può diventare finalmente realtà: «L’ho scoperto a novembre. Ora sono al quarto mese e la pancia un po’ si vede: io la trovo bellissima. Ho sempre avuto una pancia piatta, scolpita in un corpo da atleta, funzionale ma tirato: ora sono più donna, più materna, più tonda».  A metà del suo percorso, Elisa ha già deciso il nome del nascituro, un maschietto come lei stessa ha sempre desiderato: «Si chiamerà Ettore, perché è un nome che piace a entrambi e perché mi piace che porti il nome di un grande uomo. Adoro gli eroi, non solo quelli della mitologia greca. Voglio che mio figlio cresca con grandi valori. Gli insegnerò ad essere elegante, a esprimersi senza ricorrere mai a toni grezzi».

Nel progetto di vita della jesina, anche il passo del matrimonio: «Sto aspettando la proposta! Pensavo me lo chiedesse al compleanno o a Natale, ma niente (ride, ndr)! Il matrimonio è un passo importante per entrambi. Lui dice che adesso sarebbe troppo scontato. Io voglio l’anello e una dichiarazione unica, non plateale, ma unica».

Sul suo futuro in pedana, i tifosi e gli appassionati di scherma possono stare tranquilli, perché Elisa non ha intenzione di mollare il colpo: «Se prima della scherma ne avevo la nausea, ora mi manca. Non le gare, non la gente, ma la sensazione che provo quando indosso la maschera. Mi piacerebbe farla provare anche ad Ettore, ma non si può per ora. Penso di continuare, penso che tirare sarà ancora più bello con mio figlio e mio marito a tifare per me. Lo vedo già correre e chiamare la sua mamma… Posso pure morire». Del resto non sarebbe la prima né l’ultima a dividersi fra pedana e pannolini di cambiare, come han già dimostrato Valentina Vezzali, Giovanna Trillini e, in tempi più recenti, Mara Navarria: «Non so come si faccia a mettere insieme pannolini, biberon e fioretto, ma ci proverò. Al momento è tutto un’incognita. Tante sportive nella maternità hanno trovato forze nuove. Lui è nell’aria già da un po’: già a Rio, nei momenti di maggiore tensione emotiva, per calmare l’ansia da fatica, immaginavo di cullare un bambino che urlava come il mio cervello. Lo accarezzavo. E lì stavo bene. E lui si calmava».

Eppure, in mezzo a tante incognite, la Di Francisca ha le idee ben chiare su che tipo di madre sarà: «Una mamma ribelle! Continuerò a fare quel che dico io, dopo aver ascoltato tutti o fatto finta. Sono già una mamma presente: devo fare due ecografie al mese, altrimenti mi manca. Una mamma che allatterà più che si può. La maternità è l’impresa più grande che una donna possa compiere, e penso che se tocca a noi è perché abbiamo più palle degli uomini. È una responsabilità e a me sono sempre piaciute. Sarà stupendo!».

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma su Twitter

Pianeta Scherma su Facebook

Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *