Fioretto femminile: il riepilogo del fine settimana di Danzica

Temi, approfondimenti e statistiche sulla quinta tappa di Coppa del Mondo di fioretto femminile andata in scena in Polonia.

 

Sulle pedane polacche di Danzica è andato in onda il quinto appuntamento stagionale di Coppa del Mondo di fioretto femminile. Ripercorriamo e riviviamo la tre giorni di gare con il nostro consueto approfondimento e riepilogo del lunedì.

L’Italia giù dal podio dopo due anni – Assistere a una prova di Coppa del Mondo di fioretto femminile e non trovare un podio senza traccia d’azzurro è diventata cosa molto rara negli ultimi tempi. Tanto che per trovare il più recente dei precedenti, bisogna tornare indietro di due anni esatti. Il luogo del “delitto”? Sempre Danzica. Allora furono Arianna Errigo e Valentina Vezzali a fermarsi alle porte del podio, quest’anno è toccato a Martina Batini, Camilla Mancini e Valentina Cipriani vedersi chiudere davanti sul più bello la strada per le prime tre piazze della classifica.

Garanzia Dream Team – Se la stagione all’individuale non ha ancora trovato la propria padrona, diverso è il discorso nella prova a squadre. In Polonia è arrivata la quarta vittoria di fila, che significa en-plein stagionale. Un successo più difficile del previsto, con la Francia che dopo aver staccato nettamente la Russia in semifinale, tiene testa alle azzurre e arriva a giocarsi tutto all’ultima stoccata. La firma decisiva la mette Martina Batini, ma il lavoro è di tutte e quattro le ragazze, da Camilla Mancini confermata dopo l’ottimo esordio in Algeria e la rientrante Chiara Cini, sostituta per un giorno di Arianna Errigo. Ma se la compagnia teatrale dispone di un gran numero di attrici formidabili, non importa chi sale sul palco: il risultato non può che essere di altissimo livello.

Camilla ancora in finale – Seconda finale a otto in stagione per Camilla Mancini, che continua così il suo buon periodo in Coppa del Mondo. A fermarla alle porte del podio, la francese Ranvier (15-10), ma la sensazione è che se continua su questa rendita, il sorriso di Camilla arriverà presto a fare capolino nelle foto o negli immancabili selfie post premiazione.

Cinque vincitrici in cinque gare – Fra assenze di peso (Elisa Di Francisca in maternità, Arianna Errigo influenzata), stati di forma tutt’altro che ottimali di alcune big – su tutte l’oro Olmpico di Rio Inna Deriglazova, finita ancora una volta fuori dalle otto – e sorprese assortite, si veda alla voce uscita di Ysaora Thibus nel tabellone delle 64 per mano della brasiliana Mariana Pistoia, la stagione di fioretto femminile non sembra aver ancora trovato un’atleta in grado di imporre il proprio “marchio”. Quella di Svetlana Tripapina, infatti, è stata la quinta firma diversa in altrettante gare dopo quelle di Arianna Errigo, Inna Deriglazova, Lee Kiefer e Ysaora Thibus. Una splendida giornata per la ventitreenne russa, capace di sorprendere nel corso del suo cammino la nostra Erica Cipressa ma anche Nicole Ross e Martina Batini, negando alla pisana l’accesso al podio prima di chiudere la sua cavalcata con gli scalpi di Lee Kiefer e Pauline Ranvier.

Il club delle prime volte – Fra chi può tornare a casa soddisfatta dalla trasferta polacca, c’è senza dubbio Pauline Ranvier. Nel giorno in cui la Tripapina brinda alla prima vittoria, la ventritreenne transalpina festeggia il suo primo podio in carriera a livello individuale, dopo i tanti conquistati assieme al quartetto francese nelle gare a squadre. Un paio di ingressi in finali a otto erano stati sin qui i migliori risultati della Ranvier, che in Polonia ha fatto il suo ingresso nel novero delle atlete andate a podio in Coppa del Mondo. Prendendosi anche lo sfizio di lasciare un gradino più sotto Astrid Guyart (che vinse qui due anni fa, proprio in occasione dell’ultima gara senza azzurre sul podio) prima di dover alzare bandiera bianca di fronte alla Tripapina.

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Fotografia Ferrar0/Bizzi Fie