Il quartetto italiano si ferma a un passo dal bis nella prova a squadre di Bonn. Vince la Francia, terza piazza per la Russia
Da Parigi a Bonn, stessa finale ma esito diverso. Tre settimana dopo la lezione subita in casa da parte degli azzurri, la Francia si prende la sua rivincita negando all’Italia il bis di vittoria nella prova a squadre in Germania. Riscatto doveva essere e riscatto è stato per l’Italfioretto, dopo la poco soddisfacente gara individuale di ieri chiusa senza nessun portacolori nostro all’interno della finale a otto: Cipressa rimette in squadra Cassarà, a coadiuvare in pedana i confermatissimi Daniele Garozzo, Alessio Foconi e Giorgio Avola e il quartetto ingrana subito la marcia.
45-22 all’Austria per scaldare i motori, 45-17 contro il Brasile per spalancarsi l’autostrada verso la finale, conquistata al termine di un match mai in discussione contro gli Usa, con la squadra americana che – già orfana di Alexander Massialas – perse nel corso del cammino anche Gerek Meinhardt e Miles Chamley Watson, arrendendosi 45-20 agli azzurri prima di vedersi costretti a dare forfait per la finale valida per il terzo posto. Ringrazia la Russia, che sale così sul terzo gradino del podio, mentre la Francia va giocarsi il bersaglio grosso nell’ormai classico derby transalpino.
L’assalto finale è equilibrato fin dal primo assalto, con Cassarà che fa 5-4 su Le Pechoux e Daniele Garozzo che impatta 5-5 con Cadot. Quindi il break francese firmato Lefort, prima creap nel muro azzurro, poi allargata da Cadot e ancora Le Pechoux, che consegna ai transalpini il massimo vantaggio di +9. Da lì l’inerzia non cambia più, con Garozzo che si trova in pedana per l’ultima frazione con davanti una piccola montagna di otto stoccate da scalare: Le Pechoux però si prende il parziale per 5-2 e chiude ogni discorso sul 45-34. E se la seconda vittoria di fila è sfumata, per casa Italia arriva il quarto podio in altrettante gare. Un motivo più che valido per sorridere, in attesa del Grand Prix di Long Beach e dell’ultima fase di stagione che porta dritta dritta verso Europei e, soprattutto, Mondiali.
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Fotografia di Ferraro/Bizzi Fie
