Numeri e statistiche: sono già 48 i podi stagionali per l’Italia

Dopo due terzi di stagione gli azzurri hanno un complessivo di 48 podi in Coppa del Mondo. Di cui 30 a livello individuale. Numeri e statistiche del cammino azzurro sin qui.

 

Con la stagione di Coppa del Mondo Assoluti ferma – ripartirà il prossimo week-end del 28/30 aprile con la gara di fioretto femminile a Tauber – ne approfittiamo per fare uno sguardo a quanto accaduto sin qui e, soprattutto, per… dare un po’ di numeri. Quelli messi a referto dall’Italia nei due terzi di cammino sin qui percorso della road to Leipzig che avrà il suo culmine a fine luglio proprio con i Mondiali in terra tedesca.

Spulciando le statistiche delle gare sin qui disputate (36 individuali e 24 a squadre), si scopre come l’Italia abbia conquistato complessivamente 48 piazzamenti sul podio. Di questi, 30 arrivano dalle competizioni individuali, mentre i restanti diciassette arrivano dalle prove a squadre. Con l’ausilio di grafici possiamo anche capire qualcosa in più sulle tendenze dei risultati. Il primo riguarda le prove individuali:

 

Come si nota, in ben 21 occasioni gli atleti azzurri si sono fermati in semifinale e, di conseguenza, al terzo posto; in 6 sono stati sconfitti solo all’atto finale, mentre le vittorie messe a referto sono state 4, equamente divise fra uomini e donne, grazie alle firme di Alessio Foconi (Grand Prix di fioretto a Torino), Luigi Samele (Grand Prix sciabola a Cancun), Arianna Errigo (tappa inaugurale di Coppa del Mondo di fioretto femminile a Cancun) e, ultima in ordine cronologico, Rossella Fiamingo (Grand Prix spada femminile di Budapest).

Il grafico con la distribuzione dei podi a squadre

Tendenza diversa nelle gare a squadre, dove a prevalere è il color oro sinonimo di primo posto: il carico da 90 ce lo hanno messo le fiorettiste, dominatrici incontraste della stagione e capaci di mettere a segno un inappuntabile quattro su quattro. A completare il quadro, le vittorie – una a testa – di sciabolatrici (a Saint-Maur), sciabolatori (a Gyor) e spadisti, trionfatori ad Heidenheim. A queste affermazioni vanno poi aggiunti 4 secondi posti, (3 dei quali siglati dagli sciabolatori) e 5 terzi posti. Soltanto la squadra di spada femminile manca all’appello, per il resto tutti gli altri quartetti hanno calcato almeno una volta il podio.

Scendendo ora più in profondità nei numeri, scopriamo che in questi primo due scorci di stagione sono stati ben diciotto gli azzurri a essere saliti sul podio, con il premio “presenzialista” che va nelle mani di Arianna Errigo: una vittoria e quattro terzi posti per la monzese, che non ha potuto aggiornare i suoi record soltanto per via dell’influenza che l’ha costretta a saltare la tappa polacca di Danzica. A ruota, con tre podi ciascuno, seguono Giorgio Avola e Martina Criscio. Quattro gli atleti che sono riusciti a centrare due volte le prime tre piazze della classifica: Luca Curatoli, Alessio Foconi, Alice Volpi e Andrea Santarelli. A seguire, altri dieci atleti con un’apparizione ciascuno sul podio.

Il fioretto ha contribuito per quasi il 60% al bottino azzurro in questa parte di stagione (calcolando il complessivo fra prove individuali e prove a squadre), con ben 7 vittorie a impreziosire il tutto: del resto, statistiche alla mano, in solo due occasioni non si è registrata alcuna presenza italiana sul podio di fine gara, e questo si è verificato nella prova individuale femminile di Danzica e in quella maschile, sempre individuale, di Bonn. Notevole anche il contributo portato dalla sciabola, a quota 15, mentre la spada mette a referto solo 5 podi.

E chiudiamo la nostra analisi con il dato più generale che riguarda il numero complessivo – calcolato quindi sommando prove individuali e a squadre – di vittorie conquistate dalle varie nazioni in questo scorcio di stagione. Un primo dato interessante, innanzitutto, deriva dal fatto che sono state ben 15 le nazioni diverse a portare almeno una volta un proprio atleta sul gradino più alto del podio. All’Italia spetta il comando di questa particolare classifica, con 12 successi (4 individuali e 8 a squadre), davanti alle storiche rivali Russia e Francia, ferme rispettivamente a quota 10 e 9 vittorie.

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Fotografia di Augusto Bizzi/Fie