Suggestioni olimpiche per la spada femminile a Rio

La Coppa del Mondo fa tappa in Brasile per il settimo atto stagionale. L’Italia riparte dalla vittoria di Rossella Fiamingo a Budapest e cerca l’acuto anche a squadre.

 

Non ci saranno le pedane incrociate a X della Carioca Arena 3, ma quelle allestite nelle sale della scuola navale di Rio De Janeiro. Eppure,  sarà difficile per chi – su quelle stesse pedane ci ha gareggiato lo scorso agosto – non tornare indietro a quei giorni. Non ci sarà Emese Szasz, la donna che dell’Olimpiade e di Rio ha il ricordo più dolce, così come non ci saranno le ragazze romene eroine della gara a squadre.

Ci saranno però Yiwen Sun (medaglia di bronzo) e, soprattutto, la nostra Rossella Fiamingo.Le immagini della catanese portata in trionfo alla fine del Grand Prix di Budapest sono quelle da cui riparte la stagione di Coppa del Mondo di spada femminile, giunta al suo settimo e penultimo atto prima del Grand Prix di Bogotà e quindi della coda con campionati Continentali e Mondiali. E proprio alla due volte campionessa iridata, che a Rio De Janeiro è legata anche dal ricordo della sua prima vittoria in Coppa del Mondo, datata 2012, l’Italia vuole ripartire per cercare altri acuti in un’annata che, vittoria di Ross a parte, ha offerto davvero poco alla voce soddisfazioni per la spada femminile azzurra. E chissà che l’aria brasiliana non ispiri anche Francesca Boscarelli, che nel 2015 trovò la gara perfetta e si prese il Grand Prix.

Ma è soprattutto nelle gare a squadre che l’Italia deve cercare riscatto, con il podio che manca da due anni e da quel bronzo Europeo di Torun. In questa stagione il talento delle ragazze ha funzionato a intermittenza, come ad esempio l’ultima uscita a Legnano, con l’eliminazione per mano degli Usa ai quarti e la bella reazione nell’assalto per i piazzamenti, servita però solo per artigliare un nono posto. Poco per l’enorme bagaglio tecnico a disposizione del quartetto azzurro, bagaglio a cui tutte le componenti sono chiamate a dare fondo per provare a riavvicinare le posizioni che contano. E, perché no, provare a inserirsi nella lotta al vertice, dove al momento svettano Cina – vincitrice delle ultime due prove a squadre fra Barcellona e Legnano – ed Estonia, vittoriosa a Tallin e sempre seconda in occasione delle vittorie della truppa-Obry.

A livello individuale, invece, regna ancora la più assoluta incertezza per quanto concerne le favorite al gradino più alto del podio. Sin qui, su sei gare disputate, si sono registrate altrettante diverse vincitrici, in una serie aperta da Tatiana Logunova e chiusa, come già detto, da Rossella Fiamingo; in mezzo, le firme di Anna Van Brummen, Sarra Besbes, Yiwen Sun e Julia Beljajeva. E malgrado le assenze di peso, si prospetta un’altra gara ad alto tasso di interesse.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma