Davide Di Veroli: «Non mi aspettavo una stagione così»

Campione d’Europa e del Mondo Cadetti, Davide Di Veroli è stato fra i protagonisti della stagione della spada.

 

Sabato 13 maggio a Cagliari – sede dei Campionati Italiani Cadetti e Giovani – proverà a dare la caccia al suo personale triplete fra gli Under 17 e ad aggiungere il titolo tricolore a quelli d’Europa e del Mondo messi in bacheca in due passaggi a Plovdiv. Nel frattempo Davide Di Veroli si gode una stagione di altissimo livello che può ancora regalargli grandi soddisfazioni, perché sempre a Cagliari sarà ai nastri di partenza della gara Under 20 prima di cimentarsi anche negli Assoluti del prossimo giugno a Gorizia. Lo abbiamo intervistato per farci raccontare la sua annata ma anche la sua scelta di continuare a sdoppiarsi fra la spada e il fioretto.

La tua è stata una stagione straordinaria: titolo europeo e mondiale cadetti. Te l’aspettavi?

Se devo essere sincero, a inizio stagione non mi sarei mai aspettato di ottenere questi risultati. Certo ero partito tanto per l’Europeo quanto per il Mondiale con l’obiettivo di dare il massimo sin dalla prima stoccata.

Come hai preparato la stagione? Quali sono stati i segreti di questa annata?

Devo ringraziare i miei Maestri ed il mio preparatore atletico, che hanno sempre cercato di farmi arrivare alle gare più in forma possibile e mi hanno aiutato tantissimo nell’organizzarmi gli allenamenti nel modo migliore perché ciò accadesse.

A Cagliari disputerai i campionati italiani sia tra i giovani sia tra i cadetti. Con quali ambizioni?

Il mio obiettivo principale per i Campionati Italiani è di mettercela tutta e dare il meglio che potrò.

A Caorle, in Coppa Italia, hai centrato anche la qualificazione agli Assoluti. Quanto è importante per te misurarti in una gara così impegnativa con atleti molto più grandi di te?

Poter disputare la finale Assoluti è un onore come lo è anche potermi confrontare con atleti più grandi di me.

Sei spadista, ma anche fiorettista. Qual è l’arma che ami di più?

Ora come ora non ho una vera preferenza per una o per l’altra arma. Da piccolo, però, mi piaceva di più il fioretto, anche perché è stata l’arma con cui ho mosso i primi passi su una pedana di scherma.

Pensi potrai continuare a lungo a sdoppiarti tra le due armi?

Penso di poter continuare entrambe le armi ancora per parecchio tempo, non solo perché ritengo non sia obbligatorio scegliere una delle due, ma anche perché secondo me si completano vicendevolmente.

Hai dei punti di riferimento schermistici? A chi ti ispiri?

I miei idoli sono da sempre Valentina Vezzali, Aldo Montano e Paolo Pizzo. Per me sono modelli non solo sul piano strettamente schermistico, ma anche e soprattutto su quello umano.

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto di Augusto Bizzi per Fie

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