Favola Kakhiani, la Gregorio si ferma all’argento

La gerogiana strappa un incredibile titolo europeo, argento per l’azzurra. Podio per Pusztai e Pascu. 

 

Una regina inattesa per una gara che sovverte ogni pronostico e regala un’incredibile favola sportiva. E che porta in dote all’Italia un’altra medaglia dopo le due firmate da Daniele Garozzo e Giorgio Avola nel fioretto maschile. Dalla sciabola femminile arriva l’argento di Rossella Gregorio, che si deve inchinare alla giornata di gloria della padrona di casa Teodora Kakhiani, vincitrice di giornata davanti a un pubblico in visibilio.

Riesce tutto perfettamente alla georgiana, oggi baciata dagli dei della scherma, che la prendono sottobraccio e la portano sul gradino più alto del podio al termine di una gara pazza: i gironi mischiano le carte e creano incroci spesso crudeli (e l’Italia ne sa qualcosa, con un doppio al tabellone delle 32 che toglie dalla corsa alle medaglie Martina Criscio e Irene Vecchi, battute da Gregorio e Gulotta), mentre le favorite della vigilia escono presto di scena e nessuna fra Olga Kharlan, Manon Brunet e Anna Marton riesce a entrare nelle prime otto. Nella tempesta naviga bene Loreta Gulotta (che però deve alzare bandiere bianca ai quarti al cospetto della Kakhiani) e ancora meglio Rossella Gregorio, che dopo aver eliminato dalla contesa Sofia Podzniakova, e fermato in semifinale un’ispirata Bianca Pascu al suo secondo podio di fila dopo il Grand Prix di Mosca – dove peraltro aveva proprio estromesso dalle prime tre Rossella Gregorio – si prende d’autorità il posto in finale.

Dove ad attenderla trova la georgiana che, spinta dal proprio pubblico, pesca il jolly e sfrutta a pieno un canale tutt’altro che irresistibile. Ma sarebbe ingiusto sminuire così la sua gara: perché quando l’asticella si è alzata e la posta in palio si è fatta grossa, la Kakhiani non ha avuto un attimo di esitazione e ha cavalcato al meglio l’entusiasmo e la trance agonistica. Basta vedere l’andamento della finale con l’azzurra, in equilibrio nella parte iniziale e poi dominata una volta trovato lo strappo decisivo. Fino al lieto fine e l’inno georgiano da gustarsi nota per nota sul gradino più alto del podio.

Dove trova spazio anche Liza Pusztai, anche lei arresasi alla giornata di gloria della padrona di casa. Il gioiellino magiaro passa però all’incasso e festeggia con un bronzo continentale il primo podio in carriera a livello assoluto. Davvero niente male per chi, non più tardi di un mese fa festeggiava a Plovdiv il titolo Mondiale Cadetti.

Classifica – 1. Kakhiani (Geo), 2. Gregorio (Ita), 3. Pusztai (Hun), 3. Pascu (Rou), 5. Limbach (Ger), 6. Gulotta (Ita), 7. Pozdniakova (Rus), 7. Berder (Fra).

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Fotografia Augusto Bizzi 

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