Pizzo cuore infinito, è argento Europeo

L’aviere siciliano cede solo a Yannick Borel e firma un magnifico argento. Podio per Khodos e Novosjolov. 

 

Gigantesco. Come il suo cuore. Difficile affiancare altro aggettivo al Paolo Pizzo visto oggi in pedana a Tbilisi: l’aviere siciliano chiude al secondo posto una giornata difficile e si regala un argento che vale come un oro. E non è una frase fatta: perchè contro il Borel di oggi si poteva fare ben poco, ma soprattutto perché durante tutto il percorso di gara l’aviere catanese ha avuto un cammino tutt’altro che tranquillo.

E se gli avversari in pedana gli danno filo da torcere, più noia ancora gliela procurano alcuni disturbi intestinali con cui ha dovuto convivere fin dalla mattinata. Non il presupposto migliore per affrontare una gara così importante. Ma se c’è uno che nelle difficoltà sa esaltarsi, questo è proprio l’aviere siciliano campione del Mondo nel 2011: la rimonta negli ottavi contro l’ucraino Herey è il suo capolavoro, con l’assalto ribaltato sul 15-13 quando il baratro sembrava imminente con il tabellino che segnava 9-13; la storta alla caviglia rimediata ai quarti contro Pavel Sukhov un piccolo spavento che non scalfisce l’animo guerriero di Paolo, che porta a casa l’assalto e prenota un posto sul podio al muttleyano grido di “medaglia, medaglia”; la semifinale contro un altro russo, Sergey Khodos, il tocco finale per prendersi l’atto finale.

Dove trova dall’altra parte  Yannick Borel, che dopo aver dato vita – con la preziosa complicita del vecchio leone Nikolaj Novosjolov, splendido terzo a fine giornata – a quello che forse è stato il più bel match della giornata, chiuso con una stoccata capolavoro da vedere e rivedere, si è ripreso il titolo già vinto nella passata stagione. Il transalpino rimedia subito all’iniziale vantaggio di Pizzo, e poi controlla tranquillamente le operazioni fino a chiudere sul 15-10 che vale l’oro.

Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, si ferma agli ottavi Marco Fichera, sorpreso dalla rimonta del ceco Jiri Beran dopo che l’acese aveva battuto il lussemburghese Flavio Giannotte e demolito il russo Vadim Anokhin. Gara da dimenticare tanto per Enrico Garozzo quanto per Andrea Santarelli, fermati al tabellone dei 64 rispettivamente dallo svizzero – suo compagno di sala a Milano – Michele Niggeler (14-15) e dal russo Nikita Glazkov.

Classifica – 1. Borel (Fra), 2. Pizzo (ITA), 3. Khodos (Rus), 3. Novosjolov (Est), 5. Jerent (Fra), 6. Sukhov (Rus), 7. Beran (Cze); 8. Niggeler (Sui)

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Fotografia Augusto Bizzi