Torino incorona Massialas, Foconi terzo al trofeo Inalpi

L’americano supera Timur Safin in finale. Foconi, vincente un anno fa, si ferma contro il russo. Terzo anche Lefort. Garozzo e Aspromonte negli otto.

 

L’anno scorso la bandiera a stelle e strisce si era alzata al secondo posto, dietro a quella italiana. Ma quest’anno Alexander Massialas ha scelto di prendersi tutta la posta in palio al Trofeo Inalpi di fioretto maschile, conquistando la vittoria grazie al 15-13 della finale su Timur Safin, mentre Alessio Foconi, che nel 2016 si era accomodato sul gradino più alto del podio, scende di due posizioni, salendo sul terzo in compagnia del francese Enzo Lefort.

«Un po’ di rammarico c’è», e a dirlo è lui stesso. Perché fin dalla prima mattina Alessio si era presentato con la faccia delle occasioni migliori, quella capace come sempre di dispensare sorrisi e simpatia, ma con aggiunto quel mix di cattiveria agonistica e concentrazione indispensabile per una grande prestazione. Prima dello stop con Safin, infatti, erano arrivati un 15-3 nei 64 al tedesco Dominik Schoppa, un 15-6 nei 32 al giapponese Kenta Suzumura, un 15-13, con tanto di rimonta, all’atleta di Hong Kong Ka Long Cheung, e il 15-10 nel derby con Daniele Garozzo nel match decisivo per l’ingresso nei quattro.

Ecco, Daniele Garozzo, la seconda bellissima notizia di giornata. Un mese e mezzo dopo quel pneumotorace che aveva messo paura a tutti, fuori condizione, a tratti in affanno, eppure in finale dopo aver superato nei 16 il russo Dmitry Rigin, in rimonta, col punteggio di 15-13. Considerate le premesse l’ingresso negli ottavi era già un grande risultato, quello negli otto assume i contorni di una piccola grande impresa fatta di classe, certo, ma soprattutto di una forza di volontà fuori dal comune.

Negli otto, a completare la festa italiana, ci entra anche Valerio Aspromonte, da poco papà, da sempre in rapporti magnifici con la gara di casa. Negli ultimi tre anni il finanziere romano ha centrato una finale di Coppa in tre occasioni, sempre a Torino: terzo nel 2014, ottavo nel 2016. Come oggi, quando si è fermato a due stoccate dal podio, sconfitto da Safin un un assalto equilibrato che aveva condotto per due terzi della sua durata, esaltando il pubblico del PalaRuffini con stoccate ad altissimo tasso di spettacolarità.

Si sono invece fermati nei 32 Francesco Ingargiola e Damiano Rosatelli, sconfitti rispettivamente da Rigin per 15-9 e da Lefort per 15-13. Fuori nei 64 il resto della pattuglia azzurra, con Andrea Cassarà battuto 15-12 da Rigin, Giorgio Avola sconfitto 15-14 dal polacco Adrzej Rzadkowski, Lorenzo Nista che ha perso 15-13 contro l’ivoriano Jeremy Fafa Keryhuel, Tommaso Marini stoppato sul 15-7 da Massialas, Alessandro Paroli superato 15-11 dal russo Alexander Cheremisinov, Guillaume Bianchi che ha ceduto 15-11 al giapponese Kyosuke Matsuyama, Matteo Claudio Resegotti eliminato per 15-7 dal britannico Richard Kruse, Tommaso Lari perdente per 15-14 nel derby con Aspromonte.

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto Trifiletti/Bizzi

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