Oh riporta in vetta la Corea, l’Italia si ferma agli ottavi di finale

Prestazione opaca degli azzurri al Cairo che restano fuori dalla finale a otto. Vince Oh su Szilagy. Podio per Bazadze e Kim Junho.

 

Alla fine, quello di Eli Dershwitz a Varsavia è stato solo un intermezzo fra una vittoria coreana e un altra. Al Cairo vince Oh Sanguk, su Aron Szilagyi, al suo ritorno sul podio in Coppa del Mondo a dieci mesi dall’ultima volta in occasione della vittoria a Seul. E poi ancora Corea, con Kim Junho al terzo posto da dividere in coabitazione con Sandro Bazadze.

Ha raccontato questo la prova maschile del Grand Prix di sciabola al Cairo, (domani tocca alle donne, con sei azzurre in gara), ma ha raccontato soprattutto di una giornata difficile per i colori italiani. Fuori agli ottavi di finale i migliori degli azzurri, con Aldo Montano che lotta ma alla fine deve cedere al futuro vincitore di giornata, così come si fermano alle porte della finale a otto Giovanni Repetti, Alberto Pellegrini ed Enrico Berrè: «Non il risultato che volevo, ma non c’è tempo per buttarsi giù!» è il pensiero a mezzo social dello sciabolatore romano, e che potrebbe sintetizzare perfettamente l’animus dell’Italsciabola.

Che vuole cancellare l’opaca prestazione in terra egiziana, soprattutto da parte di Luca Curatoli, sorpreso da Yagodka nel primo assalto di giornata – laddove sono usciti anche Leonardo Dreossi, Alberto Aprino e Dario Cavaliere- e Luigi Samele, che oggi è uscito di scena nel tabellone dei 32 assieme a Francesco Bonsanto. Fra due settimane c’è la tappa casalinga di Padova, miglior occasione per tornare a mettere in vetrina la versione più luccicante della sciabola azzurra.

Classifica – 1. Oh Sanguk (Kor), 2. Szilagyi (Hun), 3. Bazadze (Geo), 3. Kim Junho (Kor), 5. Dershwitz (Usa), 6. Hartung (Ger), 7. Danilenko (Rus), 8. Anstett (Fra)