Festa Francia, amarezza Italia: le azzurre quinte nella prova a squadre di spada Giovani

Ultima amara per le azzurre, che chiudono al quinto posto la prova a squadre Giovani.Vittoria per le transalpine sulla Russia. Terza la Svizzera.

 

Un quinto posto che è un colpo al cuore, per un’ultima uscita amara che più amara non si può. Sarebbe stato bello celebrare le Golden Girls della spada femminile con un altro successo a squadre, dopo aver dominato la prova individuale di due giorni fa, ma in fondo al congedo dalla categoria Giovani di Federica Isola, Beatrice Cagnin e Alessandra Bozza (con loro in pedana a completare il quartetto Gaia Traditi) resta il rammarico per un incrocio, quello con la Svizzera, che ferma ai quarti di finale il sogno di conferma iridata della ragazze azzurre.

Un assalto che è pian piano sfuggito dalle mani di Isola e compagne, fino a trasformarsi in una piccola grande montagna da scalare anche per una tipa tosta come la fresca campionessa del Mondo individuale, che si trova all’ultimo parziale a dover risalire dal -12. Il 45-34 firmato da Aurore Favre lancia le elvetiche, che si prendono poi con merito una bella medaglia di bronzo, finiscono nel gironcino dei piazzamenti dove battono nell’ordine Repubblica Ceca (45-26) e Ungheria (45-37).

L’oro è invece affare della Francia, che dopo l’intermezzo azzurro dello scorso anno a Verona, ritorna sul tetto del Mondo. Lo fa battendo la Russia in finale, dopo aver rischiato grosso di andare a tirare per il bronzo complice l’ispirata giornata delle svizzere; lo fa con la firma di Aliya Luty, unico trait-d’union fra i due quartetti: è lei a ribaltare l’assalto di semifinale, è lei a mettere in calce la firma definitiva  sulla medaglia che vale la seconda Marsigliese di questi Mondiali Cadetti e Giovani di Torun.

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Fotografia Augusto Bizzi

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