Russia troppo forte per tutte, l’Italia rimane giù dal podio

Velikaya e compagne si prendono il titolo dopo aver battuto l’Ungheria. Quarte le azzurre, sconfitte nella finalina dalla Francia.

 

Una corazzata fortissima che, quando sente profumo di Europeo, diventa inaffondabile per tutte. Difficile trovare in altre armi un dominio così totale, al limite del dittatoriale, come quello imposto dalla Russia nella sciabola a squadre. Limitandoci alle edizioni più recenti, soltanto Ucraina (2010) e Italia (in due occasioni, nel 2011 e nel 2017) sono riuscite a detronizzare le zarine dal loro trono continentale.

Statistiche su cui si è infranta anche l’ottima Ungheria guidata da una Pusztai in formato super: è lei ad abbattere Olga Kharlan nell’ultima frazione contro l’Ucraina ai quarti di finale, sempre lei a lanciare le compagne allo showdown finale contro la Russia dopo aver dato un bel 5-1 a Manon Brunet e spinto le Campionesse del Mondo a giocarsi, con successo, la medaglia di bronzo contro le azzurre.

Una gara di grande sofferenza quella del quartetto azzurro (Rossella Gregorio, Irene Vecchi, Martina Criscio, Sofia Ciaraglia), iniziata fin dal primissimo assalto contro la Bulgaria e proseguita anche nel successivo contro l’Azerbaijan, sorta di “Russia B” dopo che sulla barca azera sono salite Valeria Bolshakova e Anna Bashta. Rammarico per la semifinale contro la Russia, ottimamente rimessa in piedi da Irene Vecchi – come a Tunisi, la migliore delle azzurre – e poi nuovamente sfuggita via; rammarico ancora maggiore forse per la finalina contro la Francia, che sembrava ben indirizzata verso l’Italia prima della rimonta finale griffata Brunet su Rossella Gregorio.

Dopo una stagione costantemente sul podio, quindi, arriva per l’Italia della sciabola femminile un piccolo passo indietro. In ottica Budapest serve prendere quanto di comunque buono è emerso dalle pedane tedesche, grinta e cuore sono rimaste le stesse, e lavorare su qualche piccolo dettaglio, magari puntando a ritrovare la miglior Rossella Gregorio sotto l’aspetto mentale. Per provare a sognare di nuovo in grande in Ungheria e lanciare un nuovo assalto alle corazzate della sciabola al femminile.

Twitter: agenna85

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Fotografia Bizzi