Anabella, Giuseppe e un sogno chiamato Tokyo

La fiorettista venezuelana e il Maestro livornese assieme nella missione Tokyo 2020. 

 

Dal Venezuela a Tokyo passando da Livorno. Da tre anni ormai Anabella Acurero Gonzalez, diciassettenne fiorettista venezuelana, ha scelto Livorno e il Fides come base e Giuseppe Pierucci come guida. Obiettivo: i prossimi Giochi Olimpici fra meno di un anno in Giappone. Nell’immediato presente  c’è un Mondiale da disputare a Budapest e uno snodo fondamentale del percorso da affrontare: intanto, la prima parte dell’opera è stata completata, con la qualificazione al tabellone principale della prova individuale iridata che si disputerà venerdì.

Tornerà in pedana venerdì, la diciassettenne venezuelana, per disputare il tabellone principale a cui ha strappato la qualificazione. «Questa è una gara importante» ci racconta appena dopo aver concluso la sua prima giornata di gara «oggi (martedì, ndr) ho fatto solo il primo passo, ora devo completarlo il 19». La chiacchierata scivola poi sulla scelta del Maestro e della città di Livorno: «Mi trovo benissimo con il Maestro e gli voglio tanto bene. Con lui mi sono trovata bene sin dall’inizio e dato che lui vive lì, ho detto ai miei genitori che sarei andata a vivere lì. Sto molto bene lì».  E alla domanda se ha già imparato qualche espressione locale, la risposta arriva sicura: un «Boia dé!», che provoca la risata sincera e divertita di Pierucci, che promuove l’allieva: esame superato, sia di livornese ma sopratutto di scherma.

«Come allieva è molto brava» interviene lo stesso Pierucci «anche se come tutte le ragazze adolescenti vive un momento della sua vita in cui serve riportarla sui giusti binari. Io cerco sempre di mediare ma anche di metterle la giusta quantità di peperoncino per non farle dimenticare che se è qui, è anche grazie al sacrificio di tante persone che le ruotano attorno. Non dimentichiamoci che il suo Paese sta vivendo un momento drammatico e il fatto di mantenere una ragazzina da sola in Italia non è così banale come cosa. Lei comunque ha grandi margini di crescita ed è innamorata di questo sport, io sto cercando di darle quella “sfacciataggine” schermistica che la può aiutare».

Giuseppe Pierucci e Anabella Acurero sorridenti a Budapest dopo la qualificazione al tabellone principale della prova di fioretto (Foto: Gennari)

Dal canto suo, Anabella prova a trarre il massimo da ogni competizione a cui partecipa, anche quando si tratta di affrontare gare di livello Assoluto: «Ogni gara è una nuova esperienza, cerco sempre di imparare dai miei errori e poi ne parlo con il Maestro, mentre in allenamento lavoriamo sul fatto di provare a non ripeterli più». Per regalarsi il sogno bellissimo delle Olimpiadi e ripagare i sacrifici di chi, a migliaia di chilometri di distanza, la sta sostenendo nel cammino: «A volte mi capita di sentire la mancanza dei miei genitori. Poi però penso a quello che voglio ottenere e al perché sono qui e tutto passa».

Twitter: agenna85

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Fotografia Bizzi