Arianna Errigo, parata e risposta alla Di Francisca

La fiorettista di Muggiò replica all’intervista rilassciata dalla collega qualche giorno fa. “Le consiglio di concentrarsi sulla squadra”.

 

La miccia l’aveva accesa qualche giorno fa Elisa Di Francisca, parlando pubblicamente di problemi all’interno della squadra di fioretto femminile dovuti alla scarsa amalgama fra le quattro componenti del “Dream Team“: “Il pass non è stato una sorpresa per noi. Il problema è che non vinciamo, non vanno bene le cose, non ci amalgamiamo, non riusciamo a tirare bene quando magari la compagna prima è andata male” aveva detto la jesina in un intervista rilasciata al Corriere dello Sport. La risposta, forte e chiara è arrivata oggi a mezzo social da Arianna Errigo, che senza troppi giri di parole ha ribattuto alla compagna di squadra a mezzo social.

Dure le parole della muggiorese secondo la quale il comportamento di Elisa Di Francisca farebbe tutto fuorché favorire il formarsi di un positivo spirito di squadra – fondamentale quando c’è da affrontare una competizione importante come quella Olimpica, dove oltretutto le azzurre partono con i naturali ruoli delle favorite –  e invitando la stessa olimpionica di Londra a concentrarsi più sul lavoro e meno su polemiche inutili.  Un problema non da poco per chi, Andrea Cipressa in primis, dovrà lavorare per assemblare un gruppo unito e compatto in missione vittoria.

Di seguito il testo completo dello sfogo di Arianna:

 

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Foto Bizzi

One thought on “Arianna Errigo, parata e risposta alla Di Francisca

  1. Le sensazioni, o le polemiche lasciano il tempo che trovano, quando si va in pedana o in campo come in qualsiasi sport, bisogna pensare solo dare il 100% anzi di più, con la fame di vincere. E anche se perdi devi dimostrare a te stesso/a e a chi ti segue o ti allena, che hai dato il massimo!!! Le sensazioni o problemi tecnici, positive o non, sono solo di chi ti allena, ripeto l’atleta deve pensare solo a dare il massimo. Se ti pare che ci sia qualche problema si risolve in squadra “i panni si lavano in famiglia”. E pensate a tutte le persone che sperano e sognano fin da piccoli, di andare alle Olimpiadi, allenandosi con sacrificio e costanza, ma non ci riescono. Quindi bocca cucita e dare e lavorare al massimo.

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