Bene, bravo bis! Di Veroli campione del Mondo nella spada Cadetti

Il romano è oro nella spada maschile cadetti un mese dopo il titolo europeo. Argento per l’americano Griffiths, bronzo per l’altro statunitense Piskovatskov e il russo Zagitov. Gaetani sconfitto nel derby a un passo dalla medaglia.

 

Un mese fa Davide Di Veroli lasciava Plovdiv  con un arrivederci d’oro, e l’auspicio di poter tornare nella città bulgara in aprile per concedere il bis. Un bis che è arrivato, e stavolta vale il titolo Mondiale. Campione Europeo, campione del Mondo, campione di tutto. La spada cadetti ha un nuovo padrone assoluto, viene da Roma e tira per la Giulio Verne.

Vittoria impreziosita da un pizzico di pathos che poteva pure non esserci, se l’azzurrino non avesse avuto un pizzico di fretta di chiuderla finendo per smarrire le due stoccate di vantaggio che aveva accumulato nel finale e farsi riprendere sul 14-14 a 7.3 secondi dal termine del match. Poco male, perché col senno di poi quella botta ha avuto il merito di allungare lo spettacolo, un po’ come il gol di Schnellinger in Italia-Germania 4-3 a Messico 70.

E che spettacolo è stato. A partire da quell’ultimo fuetto all’avambraccio tirato alla mort subite, per andare a ritroso e rivivere una finale e una semifinale ricche di colpi ad effetto da entrambe le parti. Perché i due avversari americani di Di Veroli sono stati all’altezza della situazione, a ritmo di botte al piede, alla mano, prima e schiena. L’argento si accomoda sul collo di Ryan Griffiths per una sola botta, il bronzo su quelli del russo Rafael Zagitov e di Jonathan Piskovatskov, sconfitto da Di Veroli in semifinale per 15-10 ma capace di far sgranare gli occhi al pubblico bulgaro con una stoccata mandata a segno facendo passare la lama dietro il suo stesso collo, in una torsione ai limiti del possibile.

E sul podio, per una sola stoccata non è riuscito a salire Giulio Gaetani, sconfitto ai quarti da Di Veroli in un derby fratricida, equilibrato, tirato fino all’ultimo, che sembrava andare nella direzione del pugliese trapiantato a Torino, e che invece all’ultimo ha svoltato verso Roma, con l’8-8 arrivato a 9 secondi dal termine della terza manche, e il 9-8 alla priorità. Chiusura tra le lacrime per Gaetani, che ha ricevuto l’abbraccio del compagno di squadra per ricambiarlo a fine gara.

Out nei 32 il terzo Azzurro in gara, Marco Balzano, battuto 15-12 dal kirghiso Khasan Boudunov, in un match in cui è entrato un po’ tardi ed era stato sul punto di riprendere nel finale. La sensazione complessiva, al di là dell’oro di Di Veroli, è quella della conferma di un movimento forte, con un grandissimo potenziale. E un’ottima base su cui lavorare per il futuro.

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto Bizzi per Fie

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